La leggenda vuole che il toponimo Alassio derivi dal nome di Adelasia[6], figlia dell’imperatore Ottone I, fuggita con uno scudiero di nome Aleramo; la coppia si sarebbe stabilita sulle colline di Alaxio – l’odierna Alassio – dando origine alla stirpe degli Aleramici. Nello stemma comunale è raffigurata la figura di una torre con Adelasia sugli spalti.
Sta di fatto che già nei secoli XIII e XIV si parlava di un Albertus d’Alascio[7] (1236) e del territorio di Alaxio. La nobile famiglia dei notari del Sacro Romano Impero assunse il cognome “Alaxjini d’Alascio” proprio per indicare la provenienza dal territorio Alaxino, ossia d’Alassio. Da tale famiglia discesero anche i marchesi Ferrero d’Alassio, attraverso il nobile Luca d’Alascio de Alaxio.
La fondazione di Alassio risalirebbe tra il X e l’XI secolo quando in prossimità della chiesetta di Sant’Anna ai Monti sorse il primo nucleo – il Burgum Alaxii[8] – ed altri nuclei familiari si stabilirono sulla collina retrostante presso l’attuale borgata Madonna delle Grazie, nel luogo conosciuto da allora come Castè. Qui si può ancora vedere uno dei più antichi stemmi di Alassio.
Il feudo nell’XI secolo fu in possesso dei monaci Benedettini[6] – provenienti dall’isola Gallinara – e quindi sotto il controllo del Comune di Albenga[6], che lo acquistarono dai religiosi nel 1303, e con un’amministrazione ingauna che perdurò sino al XVI secolo[6].
Nel 1521 a seguito delle continue incursioni piratesche furono costruite le prime mura di cinta da porre come difesa del nucleo abitativo[6]. Entrato quindi a far parte dei territori della Repubblica di Genova[6] partecipò nel 1528, con diciotto galeoni, alla guerra contro la Francia ottenendo da Genova ampie autonomie specie nel settore economico.
Nel 1540 divenne sede della locale podesteria[6] e la repubblica genovese incentivò gli scambi commerciali con la Francia, Spagna, Portogallo, Sicilia, Sardegna e Paesi Bassi facendo così del borgo marinaro alassino un’importante centro commerciale; come altri paesi costieri della Liguria fu particolarmente attiva la raccolta e il commercio del corallo rosso. Partecipò alla battaglia di Lepanto del 1571 con un’intera flotta navale.Nel 1625, durante il periodo di ostilità tra lo stato genovese e il Ducato di Savoia, fu temporaneamente occupato dalle truppe sabaude che verranno poi sconfitte dai soldati genovesi. Al 1659[6] risalgono i “Capitoli politici di Alassio”.
Con la successiva dominazione napoleonica venne creata la municipalità di Alassio che rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all’interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del I cantone, come capoluogo, della Giurisdizione di Capo delle Mele e dal 1803 centro principale del V cantone del Capo Mele nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.
Nel 1815 Alassio fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d’Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VI mandamento omonimo del Circondario di Albenga facente parte della Provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel Circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita Provincia di Savona.
Verso la fine del XIX secolo, così come accadde in altri comuni costieri delle due riviere liguri, divenne un’importante centro turistico e di soggiorno grazie ad una cospicua presenza di villeggianti di nazionalità inglese – tra i visitatori la famiglia Hanbury[6], creatori dei giardini botanici omonimi di Ventimiglia – che contribuirono alla sviluppo economico cittadino.
A cavallo fra gli anni cinquanta e sessanta del secolo successivo, in coincidenza con il boom economico, fu località alla moda insieme a Portofino e Sanremo. Fu in quegli anni che per iniziativa del pittore alassino Mario Berrino, nacque l’iniziativa del Muretto di Alassio.
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità Montana Ingauna, quest’ultima soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010[9] e in vigore dal 1º maggio 2011[10].
Nel territorio alassino sono presenti due torri d’avvistamento, tra cui il più celebre è il “Torrione Saraceno” o “Torrione della Coscia”. Costruito dalla Repubblica di Genova nel XVI secolo adiacente il mare nel Borgo Coscia, fu eretto principalmente per la difesa della costa dalle eventuali e frequenti incursioni dei pirati.
Di origine molto più antica è la Torre di Vegliasco dove il primo proprietario fu Aleramo del Monferrato. Raffigurata nello stemma cittadino, si presenta a forma conica, la cui sommità è abbellita da una corona caditoie.
Nel corso dei lavori di restauro della chiesa di Sant’Anna ai Monti, effettuati intorno agli anni sessanta del XX secolo, sono stati scoperti sull’antica strada romana collinare collegante Alassio e Albenga diversi reperti archeologici. Secondo un primo studio, effettuati dagli storici locali, tali ritrovamenti possono essere risalenti ad un primo impianto urbano dell’IX secolo.
Abitanti censiti[14]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2011[15] i cittadini stranieri residenti ad Alassio sono 994, pari al 9,03% della popolazione comunale.
La località ha ottenuto dalla FEE-Italia (Foundation for Environmental Education) il conferimento della Bandiera Blu per la qualità dei servizi del porto turistico (“Marina di Alassio”) nel 2014[16]
Vige il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Dati:
Alassio è sede dell’Istituto professionale statale per i servizi alberghieri e ristorazione “Francesco Maria Giancardi” e del paritario Liceo scientifico e Liceo delle scienze umane salesiano “Madonna degli Angeli Don Bosco”.
La biblioteca civica “Renzo Deaglio”, affacciata sulla centrale piazza Airaldi e Durante e sulle spiagge alassine, raccoglie l’eredità ideale della biblioteca dell’ex chiesa anglicana costituita dai lasciti librari dei turisti inglesi che frequentavano la città ad inizio Novecento, con collezioni librarie di pregio. Dotata di wi-fi per la connessione internet gratuita e di una sala multimediale, ospita da alcuni anni gli incontri letterari in precedenza realizzati in varie aree della città ed oggi trasferiti nell’auditorium intitolato a Roberto Baldassarre, ex direttore della biblioteca.[18]
Ad Alassio sono state girate alcune scene del film Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro del 2008 di Iain Softley e con protagonisti Brendan Fraser, Andy Serkis e Helen Mirren.
Sempre ad Alassio, nel 1943, Vittorio De Sica ha girato buona parte del film I bambini ci guardano.
Oltre ai noti piatti della cucina ligure vi sono particolari prodotti:
Per approfondire, vedi Miss Muretto. |
Si basa principalmente sul turismo alberghiero, molto attivo nel periodo estivo. Nei mesi invernali, Alassio continua ad essere meta di numerosi turisti provenienti in particolare dai paesi dell’Europa settentrionale.
Il territorio comunale di Alassio è attraversato principalmente dalla strada statale 1 Via Aurelia che permette il collegamento con Albenga, ad est, e Laigueglia ad ovest. Ulteriori collegamenti viari sono la provinciale 18 per Andora e la 55 per Villanova d’Albenga.
Alassio è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea Ventimiglia-Genova nel tratto locale compreso tra Ventimiglia e Savona. È in progetto l’interramento della ferrovia con una stazione sotterranea sullo stile di quella di Sanremo.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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28 agosto 1987 | 10 luglio 1990 | Traiano Testa | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
10 luglio 1990 | 19 marzo 1992 | Domenico Giraldi | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [25] |
5 maggio 1992 | 18 dicembre 1992 | Giampaolo Mela | Democrazia Cristiana | Sindaco | [26] |
25 febbraio 1993 | 7 giugno 1993 | Sergio Grandesso Silvestri | Comm. straord. | [27] | |
7 giugno 1993 | 28 aprile 1997 | Roberto Avogadro | Lega Nord | Sindaco | |
28 aprile 1997 | 14 maggio 2001 | Roberto Avogadro | Lega Nord | Sindaco | |
14 maggio 2001 | 30 maggio 2006 | Marco Melgrati | Forza Italia | Sindaco | |
30 maggio 2006 | 17 maggio 2010 | Marco Melgrati | Casa delle Libertà | Sindaco | [28] |
17 maggio 2010 | 16 maggio 2011 | Giovanni Aicardi | Vicesindaco | [29] | |
17 maggio 2011 | 1º febbraio 2013 | Roberto Avogadro | Lista civica di centro “A come Alassio” | Sindaco | [30] |
1º febbraio 2013 | 26 maggio 2013 | Paolo Ceccarelli | Comm. straord. | [31] | |
27 maggio 2013 | 10 giugno 2018 | Enzo Canepa | Lista civica di centro-destra “Canepa sindaco” | Sindaco | |
10 giugno 2018 | in carica | Marco Melgrati | Lista civica “Melgrati sindaco” | Sindaco | [32 |
Alassio è gemellata con:
Nel 1983 si svolse ad Alassio la settima coppa Italia di calcio da tavolo.
Per il ciclismo, nel 1951 Alassio è stata sede di arrivo della seconda tappa del Giro d’Italia vinta da Antonio Bevilacqua.
Nel 1921 fu fondato lo Sport Club Alassio, oggi Baia Alassio Calcio. I colori sociali scelti furono il giallo e il nero e, come simbolo, una vespa. Lo stadio comunale “Sandro Ferrando” nel 1982 ha ospitato il ritiro pre-mondiale della Nazionale di calcio, campione del mondo nei mondiali di calcio 1982.
Il 3 giugno del 1925 venne fondato il Circolo Nautico “Al Mare” di Alassio, denominato in questo modo perché la prima sede era appunto situata vicino alla spiaggia nei pressi del Pontile Bestoso; dagli anni sessanta la sede è stata trasferita presso il porticciolo “Luca Ferrari”.
Sodalizio sportivo dilettantistico tra i più attivi in tutta Europa ha dato allo sport italiano numerosi campioni che hanno partecipato a varie edizioni dei Giochi Olimpici, oltre a dirigenti nazionali e allenatori federali. Tra i più noti Giuseppe “Pino” Zucchinetti olimpionico a Città del Messico 1968 (Acapulco); Giampiero Dotti e Francesco Sibello olimpionici a Monaco 1972 (Kiel); Gianni e Agostino Sommariva (riserve) ai giochi olimpici di Seoul 1988 (Pusan); Walter e Marco Pirinoli olimpionici ad Atlanta 1996 (Savannah; Pietro e Gianfranco Sibello olimpionici ad Atene 2004, Pechino 2008 (Tsingtao), Londra 2012.
L’alassino Sergio Gaibisso che fu presidente del Circolo Nautico “Al Mare” per più di 30 anni è stato anche presidente della Federazione Italiana Vela per 16 anni; l’attuale presidente del circolo nautico è Ennio Pogliano che ha sostituito Rinaldo Agostini già allenatore e coordinatore della squadra olimpica di Vela ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996 (Savannah) e Sydney 2000. Il Circolo Nautico “Al Mare” di Alassio ha organizzato negli anni ben 4 campionati del Mondo delle classi Flying Dutchman (2) (1967 e 1982 e Finn (Gold Cup 1982) e D-ONE (2012, oltre a numerosi campionati europei, nazionali e tantissime regate internazionali.
È attiva da 43 anni la scuola di Vela famosa in tutto il mondo per avere avviato allo sport della vela centinaia di giovani che hanno poi proseguito sino a giungere a disputare i Giochi Olimpici, uno dei suoi istruttori più famosi è stato “Lillo” Gaibisso pluricampione Italiano dei mitici Dinghy 12p.
Da anni Alassio si presenta come la cittadina che ospita gli allenamenti estivi della Nazionale di pallavolo femminile. Alassio, inoltre, organizza un torneo internazionale di pallavolo: la Challenge Cup, che si disputa al Palalassio “Lorenzo Ravizza”.
La più partecipata e tradizionale gara di bocce italiana, e tra le più rinomate anche a livello internazionale, si tiene ogni anno dal 1954 ad Alassio. La “Targa d’Oro”, competizione a quadrette organizzata sotto l’egida della FIB ha, infatti, toccato cifre record di ben 407 formazioni partecipanti.
http://www.alassio.eu/